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Vincenzo Picone

(1984) Si è laureato al Dams di Palermo e specializzato in Discipline Teatrali presso l’Alma Mater di Bologna. E’ stato allievo e assistente di Claudio Longhi e svolto l’attività di collaboratore alla didattica all’Università Iuav di Venezia. Collabora con il Teatro Due di Parma e con il Teatro Dell’Argine di San Lazzaro di Savena (Bo) firmando per questo la regia di Favola Funambola (2011), Balcone della vanità (2013), La Terra vista dalla Luna (2015) e la co-regia di progetti di Teatro Partecipato come Le Parole e la Città (finalista premio Ubu 2015), Futuri Maestri (Premio Nazionale della Critica e finalista premio Ubu 2018).

Nel 2014 partecipa al Roma Fringe Festival col testo Amunì, di cui è autore e regista, Nel 2011 pubblica per Archetipolibri il testo Il Teatro di Partice Chéreau e Bernard Marie Koltès, nel 2017 realizza il documentario Itaca. Prove per un ritorno; nel 2018 presso il Festival della fiaba di Modena realizza Fra duecentomila anni non ci sarà più nulla (tratto dal Gabbiano di Čechov); e nel 2018 realizza il progetto Don Chisciotte il Visionario in collaborazione con il teatro Mancinelli di Orvieto.

Per Fondazione Teatro Due di Parma cura le regie di: nel 2014 Hikikimori, metamorfosi di una generazione, in silenzio; nel 2016 di Prof., cosa vuol dire essere vivi?, nel 2017 di Littoral del contemporaneo Wajdi Mouawad e nel 2019 del progetto teatrale Così Vicino Così Lontano.

Parte della sua attività teatrale si concentra su progetti di formazione teatrale, rivolte alle nuove generazioni e ai non professionisti, sopratutto presso  l’istituto penitenziario di Parma. Dal 2019 insegna Storia del Teatro nel liceo artistico Toschi di Parma ed entrato a far parte del Coordinamento Regionale di Teatro in Carcere dell’Emilia Romagna.

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